Questo il resoconto da Bukavu, in ordine cronologico inverso, torna qui per aggiornamenti!
5 Marzo 2025
A Bukavu i nostri amici continuano a muoversi poco di casa e con molta cautela, vista la situazione di perdurante incertezza, con giornate più tranquille e altre caratterizzate da scontri a fuoco tra ribelli e forze congolesi, spesso anche con vittime civili. Nelle campagne al momento non si registrano tensioni, e questo permette agli amici del luogo di riprendere il sostegno alle attività. Nadine si reca una volta alla settimana portando farine, e oggi i bimbi malnutriti hanno ricevuto la bouille in sede, preparato da due mamme che andranno lì ogni giorno.
Ecco le foto di ieri. In alcuni casi particolari gli amici si sono organizzati anche per portare direttamente a casa di ciascun bambino il cibo necessario per due o tre giorni.
28 Febbraio 2025
Alla Scuola di Pietro proseguono le lezioni di questa prima settimana di apertura dopo i disordini, e finalmente abbiamo potuto rivedere i nostri bimbi in alcune foto che li riprendono in classe!
La maggior parte degli iscritti è rientrata sui banchi, anche se traumatizzati da questi giorni di conflitto e di sconvolgimento della vita dei villaggi. Spesso il loro sguardo volge alle finestre per la paura che possa arrivare qualcuno a far loro del male, ma la maestra Guillaine e i colleghi stanno cercando di tranquillizzarli e di riportare l’attenzione sulla lezione.
Non sono ripartite ancora le lezioni per i più grandicelli del corso secondario e del triennio tecnico- agricolo, l’età tra i 12 e i 15 anni di questi alunni li espone maggiormente al rischio di essere prelevati dai ribelli ed addestrati a combattere al loro fianco. Episodi simili sono successi a Goma, e anche se a Bukavu la situazione sembra al momento più tranquilla, rimane ugualmente un certo timore.

A Bukavu intanto prosegue l’opera di distensione messa in atto dalle nuove autorità dei ribelli che hanno aperto il dialogo con la popolazione, cercando di superare la paura e la diffidenza degli abitanti e di convincerli delle proprie buone intenzioni, che hanno permesso finora a Bukavu di limitare i danni. Perdura l’incertezza sul futuro, e anche in assenza di ulteriori scontri armati non sarà facile mantenere sotto l’occupazione militare un clima di tranquilla convivenza in cui far ripartire amministrazione, servizi, tribunali, e tutto quanto regola il vivere civile.
26 Febbraio 2025
Lunedì a Kavumu ha riaperto la Scuola di Pietro! Obbedendo alle disposizioni dei ribelli, che ora governano il territorio, gli insegnanti si sono presentati a scuola tutti, mentre i bimbi erano solo 45, per il timore dei genitori di lasciarli uscire e non vederli più tornare. Ma già da ieri al secondo giorno i bambini presenti erano ben 154, ed è stata grande la gioia di ritrovarsi! Tutti erano affamati e hanno ricevuto la merenda, grazie al riso e alle farine che la responsabile Nadine è riuscita a procurarsi e ad portare da Bukavu (che dista 30 km percorribili in quasi due ore) Purtroppo gli spostamenti sono ancora pericolosi, e i prezzi del cibo e del viaggio sono saliti alle stelle, per cui non sarà facile, ma si farà comunque il possibile per garantire un regolare supporto nutritivo anche nei prossimi giorni.
23 Febbraio 2025
A Bukavu prosegue il percorso di normalizzazione voluto dai ribelli. Domani riaprono le scuole e nostri maestri saranno presenti alla Scuola di Pietro. Non sappiamo quanti bimbi si presenteranno, nelle campagne regna ancora timore per la presenza dei militari. Intanto stiamo pensando come fare arrivare un po’ di riso e fagioli alle famiglie dei bambini della scuola, le strade da Bukavu a Kavumu non sono ancora sicure e c’è timore a spostarsi. Il cibo sarebbe utile per alleviare la sofferenza dei bambini dovuta alla fame e per ridurre il rischio di malattie e morte soprattutto dei più piccolini. Ringraziamo tutti quanti quelli che in questi giorni ci stanno inviando aiuti in denaro, appena sarà possibile ci faremo trovare pronti, i vostri contributi saranno immediatamente utilizzati per la ripresa delle iniziative.
21 Febbraio 2025
Anche oggi a Bukavu regna una calma apparente. Ieri le autorità dei ribelli hanno indetto un “salongo”, giornata di pulizia delle strade della città, per riportare un po’ di ordine dopo i saccheggi. Rimane il problema dell’approvvigionamento del cibo, che scarseggia ovunque. A Pierre abbiamo dato carta bianca per l’utilizzo delle risorse necessarie alle emergenze degli amici e delle persone che sosteniamo nei nostri progetti, ma il problema è anche l’accesso ai contanti, essendo tutte le banche chiuse e comunque dipendenti dalla sede nella capitale Kinshasa. Intanto i ribelli stanno muovendo verso Uvira, città a 120 km da Bukavu, al confine con il Burundi, e si apprestano a conquistare anche questo territorio.
Nel frattempo come Gruppo Missioni Imola Bukavu stiamo cercando di sensibilizzare i media e le autorità del nostro territorio, perché conoscano e condividano la situazione in atto, perché quanto sta succedendo alla popolazione del Sud Kivu non passi sotto silenzio.
Approfondimenti
https://www.popoliemissione.it/imola-bukavu-preoccupati-per-i-nostri-fratelli-che-sono-sotto-assedio/
https://www.agensir.it/quotidiano/2025/2/18/congo-bukavu-sotto-assedio-dei-ribelli-qui-si-sente-langoscia-dellinvasione-la-preoccupazione-dei-volontari-gemellati-di-imola/
19 Febbraio 2025
Dopo giornate di stallo, tra sporadici disordini ma fortunatamente in assenza di gravi episodi di violenza, sembrano tramontare i propositi delle truppe congolesi di riprendere la città. Ieri finalmente le nuove autorità dei ribelli, saldamente insediati a Bukavu, hanno fatto un comunicato alla popolazione proclamando un rapido ritorno alla normalità e invitando i cittadini a riprendere le proprie attività abituali a partire da domani. Le scuole a Bukavu riapriranno lunedì prossimo.
Testimonianza di Pierre
“…oggi solo pochi coraggiosi e curiosi escono per comprare il cibo o vedere cosa sta succedendo fuori. Piccoli mercati sono ripresi in alcuni luoghi. Presto dovremo affrontare una crisi economica senza precedenti perché i negozi e depositi dei commercianti sono stati saccheggiati, il grande mercato della città bruciato. Bralina, l’unica fabbrica presente a Bukavu, è stata saccheggiata per 3 giorni e svuotata di tutto, così come uffici statali, tante case private e le automobili. Aspettiamo cosa sarà nei prossimi giorni. La vita sarà molto difficile con la carestia come già in Goma. Grazie mille per il vostro sostegno in questo momento difficile.”
Testimonianza di Guillaine, maestra della scuola di Pietro
“… la mia famiglia sta bene e anche gli studenti della nostra scuola stanno bene🙏👩❤️👨 la situazione qui a casa a Kavumu è già tranquilla, siamo con i suoi invasori, ci chiedono di riprendere le attività come al solito, ma gli amici che sono assunti dallo stato si chiedono chi li pagherà quando torneranno al lavoro. Anche noi lunedì torniamo a scuola🤷♂️ grazie per il sostegno!”
Testimonianza di Giovanni Querzani, amico padre saveriano, a Bukavu da oltre 50 anni
“… rispetto a Goma qui siamo stati davvero fortunati, niente morti, niente distruzioni eccetto i saccheggi nei magazzini e nei depositi di viveri che sono stati incentivati dai Maybobo (ragazzi di strada che a Bukavu come dovunque altrove sono numerosi) che avendo recuperato le armi lasciate nei campi militari dai soldati governativi che si sono ritirati, le hanno utilizzate per seminare un po’ di confusione e di panico. Ai saccheggi non ha mancato di partecipare la gente, specie gli sbandati e gli indigenti. La situazione ora è calma e tutto sembra procedere bene. Chi è messo male è il presidente Tshisekedi e il suo regime, ma questo non è un gran male, anzi! Speriamo che l’iniziativa che stanno portando avanti i Rappresentanti della Chiesa Cattolica col loro “patto sociale” che riscuote l’adesione anche di tanti oppositori all’attuale regime, porti i suoi frutti di riconciliazione, di pace e di coesione sociale.“
18 Febbraio 2025
Oggi a Bukavu ancora tutto tace, qualche pestaggio da parte dei ribelli, per cui la gente continua a stare in casa, in attesa… Il nostro caro amico, che è giornalista e tre anni fa ha ricevuto a Milano un premio di giornalismo, è stato intervistato dalla rivista italiana “Africa”
16 Febbraio 2025
Ieri prima giornata di occupazione della città, situazione relativamente tranquilla, si sono registrati numerosi saccheggi di centri di raccolta di cibo, negozi ed abitazioni, in assenza di scontri o danni sulla popolazione civile. Da stamattina però i militari congolesi stanno tornando in città e i ribelli si stanno spostando in massa da Mudaka verso Bukavu.. a questo punto potrebbe succedere di tutto.

I soldati sono ovunque e gli abitanti rimangono rintanati nelle loro case, in una attesa sospesa.
Nelle campagne di Kavumu intorno alla Scuola di Pietro e alla cooperativa invece al momento regna la calma, i ribelli si sono stabiliti senza disordini e stanno parlando con la popolazione.
Nell’immagine e nel filmato soldati delle opposte fazioni che stanno entrando in Bukavu alla spicciolata, per preparare l’offensiva sulla città, le immagini vengono registrate dai cittadini nascosti dietro alle finestre, che poi le diffondono agli amici e conoscenti per tenersi aggiornati sullo stato dei movimenti delle truppe
14 Febbraio 2025
Oggi pomeriggio arriva la conferma che i ribelli hanno raggiunto la città di Bukavu e stanno entrando senza trovare resistenza. Nel video le immagini dell’ingresso dei mezzi blindati nella piazza centrale della città, con alcuni civili che vanno loro incontro.
14 Febbraio 2025
Stamattina i nostri amici ci confermano che i ribelli hanno conquistato Kavumu, e stanno parlando con la popolazione civile, cautamente uscita dai loro nascondigli dopo giorni di assedio. La nostra Guillaine, la maestrina tra le responsabili della Scuola di Pietro, finalmente è riuscita a contattarci, lei e famiglia stanno bene. I soldati congolesi si starebbero ritirando velocemente verso Bukavu, senza ingaggiare i combattimenti lasciando così occupare dai ribelli l’aeroporto. Probabilmente non hanno intenzione di porre resistenza ed è probabile che Bukavu sarà presa senza combattere.
12 Febbraio 2025
A distanza di due giorni la tregua di sabato è già saltata, bruscamente interrotta dal riprendere degli scontri armati tra l’esercito congolese e i ribelli appoggiati dal Rwanda, con rapida avanzata di questi ultimi. Ora il fronte dei combattimenti purtroppo si concentra proprio a Kavumu, intorno all’aeroporto, vicino alla Scuola e alla cooperativa agricola, per cui temiamo per la vita dei nostri amici, che sono in balia di sparatorie e bombardamenti. Mentre l’esercito congolese si presenta come sempre poco armato e male organizzato, le truppe dei ribelli dell’M23 con i quali si schiera il Rwanda sono fornite di armi potenti e sofisticate, con droni per attacchi mirati ed attrezzature in grado di bloccare la connessione via rete, isolando di fatto i territori. Non ci resta che aspettare, pregando che vengano almeno evitate violenze e aggressioni ai civili, soprattutto su donne e bambini.
10 Febbraio 2025
Una tregua ai combattimenti: è quanto è stato deciso ieri mattina in Tanzania al vertice congiunto tra numerosi paesi africani i presidenti congolese Tshisekedi e quello rwandese Kagame, con accordo di ritiro delle forze ribelli del M23, per permettere alla città di Goma di uscire dall’assedio e fare entrare viveri e medicinali. Così anche nelle campagne tra Goma e Bukavu è tornata un po’ di calma e le persone sono potute uscire dalle case ove erano rintanate da giorni. Rinasce la speranza per una pacificazione controllata degli scontri armati in questi territori.
7 Febbraio 2025
Ad oggi purtroppo le notizie che ci giungono dagli amici di Bukavu non sono buone…😒 questa ultima settimana è passata tra annunci di tregua e fasi di ripresa immediata del conflitto. Oggi Pierre ci ha detto che l’avanzata dei cosiddetti ribelli è arrivata a Kajanya, sede della nostra cooperativa agricola, ed è prossima alla Scuola di Pietro a Kavumu. Per questo da oggi la scuola rimarrà chiusa, perchè è molto pericoloso uscire per strada, si attende a breve un attacco decisivo all’aeroporto di Kavumu, che è il bersaglio più strategico di questa zona. Da questo momento in poi penso che non potremo avere notizie dei nostri bimbi per un po’ 😔 Nei giorni scorsi attraverso Pierre ho mandato un messaggio ai bimbi della Scuola di Pietro dicendo loro che ci saranno momenti difficili e tanti pericoli, ma dovranno avere pazienza e dovranno resistere, perché quando tutto sarà finito noi ci saremo, ci prenderemo di nuovo cura di loro e riprenderemo le lezioni. Noi non li abbandoniamo ❤️
A tutti abbiamo trasmesso la nostra e la vostra solidarietà. Agli altri amici a Bukavu, responsabili dei progetti, stiamo consigliando a chi può di mettersi in salvo oltre confine nel vicino Burundi, o almeno di fare andare via moglie e figli per metterli in sicurezza. A chi rimane raccomandiamo prudenza e responsabilità, la loro presenza sarà indispensabile per la ripresa delle attività, quando tutto sarà passato e la vita tornerà alla normalità.
Ad ora il rischio nelle campagne dove passeranno i soldati è molto alto, soprattutto per le mamme e le ragazzine per gli stupri, e i ragazzi che possono essere portati via per arruolarli nelle loro fila, più il rischio di bombardamenti, sparatorie ed esecuzioni sommarie… bisognerebbe che il fronte avanzasse rapidamente verso Bukavu senza soffermarsi troppo nelle campagne, oppure volesse il cielo che l’incontro di domani tra i due presidenti portasse ad una tregua…non sarebbe la garanzia totale del cessare dei pericoli ma li ridurrebbe di molto.
30 Gennaio 2025
La presa della città di Goma nel Nord Kivu, distante da Bukavu solo 190 km, sta provocando migliaia di morti e tanti sfollati in fuga verso il sud. Noi siamo in contatto continuo con Pierre e gli altri amici per avere notizie sulla Scuola di Pietro e sulle altre iniziative nelle campagne, e soprattutto per fare loro sentire la nostra vicinanza. Sono momenti difficili, al momento le conseguenze per la Scuola e per la cooperativa agricola sono limitate, e nonostante i pericoli a spostarsi per strada stiamo riuscendo ancora a garantire la distribuzione della merenda ai bimbi. Ma la preoccupazione per i giorni futuri è tanta🙏 Vi allego il nostro articolo per il Resto del Carlino di oggi.